U.F.O. in questo caso non è l'acronimo che sta per Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object, ma per noi quilter, sta per Un-Finished-Object. Si indica con U.F.O. infatti, tutti quei lavori iniziati e mai finiti. Per lo più sono top, patchwork cioè iniziati e mai assemblati e trapuntati. I motivi per i quali si possono accumulare "U.F.O." sono molteplici e uno dei più comuni è il risultato dei corsi a cui partecipiamo. Quante volte è successo di partecipare ad un corso per imparare una tecnica nuova e poi non abbiamo portato a termine il lavoro? Ma può succedere anche di accumulare top semplicemente perché avevamo calcolato male la quantità di stoffa necessaria, oppure perché l'idea che avevamo di uno schema non è risultata come immaginavamo o ancora perché abbandoniamo per un pò il lavoro e quando lo riprendiamo non ci piace più. Nel mio caso, per esempio, ho accumulato top quando li confezionavo per far conoscere le nuove collezioni che arrivavano ad Agomago. Il tempo mancava sempre e quindi difficilmente riuscivo a concludere il lavoro iniziato. Ogni volta che mi ritrovo tra le mani questi patchwork dimenticati mi trasmettono un senso di incompiutezza. Così ho deciso, in questo momento in cui siamo tutti costretti a rimanere a casa, di sfidare la mia pazienza e portarli a termine . Alla fine di questo periodo, che non si preannuncia breve e quando spero tutto ciò sarà solo un bruttissimo ricordo, guarderò questi lavori conclusi finalmente con grande soddisfazione.
E voi quanti U.F.O. avete nei vostri cassetti?