lunedì 30 marzo 2015

Log Cabin Party!


CorradoTedeschi Editore presenta:
Log Cabin Party 

Emozionatissima!

scarica il modulo per partecipare


Martedì 21 aprile 2015
 Ore 19:00
Via Massaia, 98
Firenze

Per partecipare:
Corrado Tedeschi Editore
055495213

Anna Maria Turchi

Paolo Dalle Piane

Week-End Knit a Lucca

Ho saputo di questo evento organizzato da Donna Lynne Galletta attraverso un post di Kate Alinari: Potere dei social! E meno male ! sarebbe stato un vero peccato perderlo.
Sabato ho avuto il piacere di incontrare Valentina Cosciani. Valentina è energetica, frizzante  un vero raggio di sole e il suo Nero di Seppia Fantastico!!!!!! Grazie Valentina!




Domenica ho partecipato al work shop di Paolo Dalle Piane. Conoscevo già di persona Paolo ma non avevo avuto mai l'occasione di partecipare ad un suo corso. 
"Paolo mi hai scioccato!!!!!" Sei bravissimo per le cose che sai per l'umiltà che hai nel comunicare  il tuo sapere, per la tua passione e per i tuoi capolavori hai un estro davvero unico. 
Paolo ha proposto il suo Birdland Isle portandoci nel mondo fantastico del gradient.! Grazie Paolo!



un grazie particolare a Donna che ha organizzato il tutto e a Holst Garn per i filati fantastici!
Avrei voluto fare io le foto ma ero troppo assorta...

mercoledì 25 marzo 2015

Fabia Delise


In Italia, diversamente dal mondo tessile in generale,  il patchwork non ha una grande tradizione storica. Questo ha influenzato in maniera molto soggettiva tutte quelle persone che si sono avvicinate a questo “nuovo” modo di creare con i tessuti. Una rappresentante che io trovo molto interessante e brava nel riuscire a fondere patchwork e tradizione italiana è Fabia Delise. Di lei non si sente molto parlare, è più semplice avere l’opportunità di ammirare le sue opere all’estero che non in Italia. 
E' quindi con grande piacere ed onore ospitare Fabia in questo mio spazio virtuale,  parlare di lei e mostrare qualche suo lavoro.

  


A. Quando e come è scattato l’interesse per il patchwork?

In realtà è stata una scoperta inaspettata… certamente legata a un profondo legame con i tessuti che mi accompagna da sempre. Da bambina mi perdevo a guardare una vecchia zia cucire e ricamare, giocavo con i ritagli di tessuto e con i fili di lana e credo che manipolarli e toccarli ora rievochi quel senso di protezione che accompagna l’infanzia. Il primo contatto con il Patchwork è stato attraverso un corso di trapunto a macchina a mano libera, quando ancora non sapevo cosa fosse un quilt.. praticamente come quando si comprano le scarpe e poi ci si abbina il vestito. Però è stato amore a prima vista, avevo già esperienza con la macchina da cucire e da subito ho colto una possibilità di espressione di una creatività che mi portavo dentro ma che non aveva ancora trovato la strada giusta per uscire.
 


A. perché e come hai sentito la necessità di trovare una tua strada?

Forse proprio per questa innata voglia di esprimere la mia creatività, forse per il fatto che in casa c’era anche uno zio pittore e oltre ai fili e ai tessuti ero circondata da colori e tele da dipingere.
Ma anche perché avevo bisogno di un mio mondo in cui rifugiarmi, un mondo fatto di cose che mi davano gioia e sicurezza, in un momento in cui la vita mi dava tanta tristezza e dolore.




A. come trovi la tua ispirazione?
In realtà è un grande lavoro, ci sono modalità diverse, ma è una lenta e costante crescita personale, bisogna nutrire l’artista che c’è in noi per farlo crescere e renderlo in grado di mostrarsi agli altri. Creare per me è un po’ mettere a nudo i miei sentimenti, permettere alle persone di vedere un lato di me che di solito nascondo (sono piuttosto timida e introversa). Per esempio scrivere su un diario un po’ tutto quello che mi passa x la mente, preferibilmente al mattino a mente fredda, oppure tenere uno sketchbook, fare fotografie ma anche semplicemente passare un po’ di tempo a seguire i blog che mi piacciono o perdermi nei social.. (tra tutti il mio preferito è senza dubbio Pinterest). E poi ci sono i viaggi… le mostre d’arte, il cinema, il teatro, la musica. Tutto è fonte di ispirazione anche le persone, i sentimenti che provo, la realtà che vivo.

A. Sei nata a Trieste ma sei genovese di adozione questo ha influito nella tua arte?
Ha influito tanto direi… tutti gli spostamenti che ho fatto nella mia vita (ho vissuto anche in Francia e a Roma) mi hanno permesso di capire che potevo essere me stessa in qualunque luogo,e che dovevo aprirmi agli altri. Coltivare la propria passione e conoscere persone diverse non può che arricchire. Trieste la adoro, ho lasciato un piccolo pezzo del mio cuore lì e credo che alla fine di questo girovagare sarà il luogo dove voglio tornare. Genova e Trieste… città all’apparenza molto simili, ma profondamente diverse. A Genova mi manca la leggerezza, la voglia di divertirsi che hanno i triestini e a volte non riesco a trovare una mia dimensione. Ma ho incontrato persone meravigliose anche qui, all’apparenza riservate ma che sanno dare molto appena hai bisogno di aiuto. Bisogna solo faticare di più per farsi accettare.
 
A. Hai in programma mostre nel 2015?
Ci sono diversi progetti ma per ora mi sto concentrando ad ultimare i lavori per una mostra che rientra nella manifestazione Aiguilles en Luberon, che si terrà nel sud della Francia (Provenza) dal 14 al 17 maggio. E’ una manifestazione in costante crescita che coinvolge diversi piccoli villaggi di una parte della Provenza non ancora troppo turistica. Vi avevo partecipato già nel 2011 e devo dire che sono molto felice mi abbiano rinnovato l’invito. Anche questa volta condividerò lo spazio espositivo con Rita Frizzera, grande artista e grande amica. Insieme stiamo portando avanti un piccolo progetto che mostreremo in anteprima proprio in questa occasione.


lunedì 16 marzo 2015

Yoko Saito a Firenze con Regency ed Agomago Eventi

Yoko Saito con la sua assistente Orie
E' stato un grande onore e una grande emozione avere avuto la possibilità di ospitare nuovamente Yoko Saito a Firenze con due corsi fantastici.
Lo stile di Yoko Saito può piacere o no e ovviamente sul gusto non si discute... ma  è indubbia la sua capacità di trasmettere passione, entusiasmo,  la sua bravura tecnica, l'energia inesauribile, gli anni di esperienza, i libri scritti e venduti e il numero di  allieve che hanno vinto premi prestigiosi. Se poi a tutto questo si uniscono  carattere positivo, disponibilità inesauribile e  l'umiltà che la contraddistingue, allora  Yoko Saito  è davvero unica.
 Il suo metodo, il suo approccio, il suo modo di insegnare  sono singolari e sarebbe fantastico riuscire a prenderli di esempio.
Tutte le partecipanti sono rimaste entusiaste anche quelle che hanno partecipato più volte e tutte vorrebbero andare a trovarla nel suo paese...chissà...

le partecipanti al corso del 13 marzo

le partecipanti del corso del 14 15 marzo


venerdì 13 marzo 2015

Corso di Yoko Saito del 13 marzo 2015

Ecco le immagini del corso di Yoko Saito del 13 marzo all'Hotel Albani di Firenze. 
Giornata fantastica organizzata da Regency e Agomago Eventi

giovedì 12 marzo 2015

L'emozione del giorno prima...

Eccoci arrivati alla vigilia del fine settimana che in tanti abbiamo atteso...

Quilt da cui è tratto il fiore che verrà insegnato al corso del 13 marzo



borsa che verrà illustrata in occasione del corso di tecniche del 14 e 15 marzo

ditali di ceramica

le forbici di Yoko Saito

Non è una decalcomania ma è dipinto a mano e all'incontrario!!!!





la tavoletta

Il suo autografo per me... 

Intervista a Maria Rosaria Nola


E' una grande emozione avere potuto fare un'intervista alla mia amica Maria Rosaria Nola.